L’alimentazione di cani e gatti, può essere eseguita fondamentalmente in due modi diversi:
attraverso una dieta casalinga oppure con la dieta industriale (croccantini o umido).
La prima può nascondere numerose insidie, soprattutto se non effettuata da un professionista competente.
A differenza della dieta commerciali (di buona/ottima qualità) che è equilibrata e bilanciata dal punto di vista nutrizionale, la dieta casalinga non lo è quasi mai, soprattutto se fatta con il “fai da te”.
Ecco perché è fondamentale affidarsi ad un nutrizionista per evitare errori grossolani.
Un recente studio, condotto dalla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università della California ha valutato 200 ricette prese da varie fonti, come libri per la cura dei pet e siti internet, e il 95% sono risultate incomplete e caratterizzate da gravi carenze nutrizionali.
Zinco, Colina, Rame,Vitamina D, Vitamina E, EPA e DHA sono le carenze più comuni.
Alcune delle carenze, soprattutto quelle di colina, vitamina D, zinco e vitamina E possono determinare problemi di salute significativi, quali disfunzioni immunitarie, accumulo di grasso epatico e alterazioni muscolo-scheletriche.
Inoltre spesso l’apporto calorico risulta eccessivo con evidenti disturbi di sovrappeso e spesso le modalità di somministrazioni risultano sbagliate.
Allo stesso modo però una alimentazione per cani o gatti fatta con cibo industriale di scarsa qualità può portare a patologie di varia entità e gravità: dermatiti, prurito, obesità o gonfiore, disturbi gastrici e gastro intestinali.
Inoltre alcuni mangimi industriali utilizzano delle fibre che compattano in modo eccezionale le feci dei nostri amici, convincendoci della bontà del prodotto, ma ne aumentano le dimensioni in modo abnorme.
Questo sta a significare soprattutto che le fibre utilizzate sono di scarsa qualità, in quanto escono tutte sottoforma di “scorie” non assorbite dall’animale.
Insomma se la dieta casalinga non è fatta ad hoc, è pericolosa tanto quanto quella industriale. Ecco allora che, è utile dare qualche consiglio generico, e poi affidarsi solo ed esclusivamente a professionisti seri, che siano in grado di aiutarti in questo senso.
Vediamo quindi quale cibo per cani e gatti è più o meno adatto.
La dieta casalinga
La dieta casalinga se ben formulata può presentare numerosi vantaggi ed è molto gradita dai nostri amici animali.
Per ciò ti raccomando di evitare le ricette prese da libri, Internet o il fai-da-te e di rivolgerti a noi per una consulenza nutrizionale personalizzata.
Intanto non dimenticare che:
- Cipolla e cioccolato sono alimenti tossici per cani e gatti (tossicissimi per i conigli e roditori in generale)
- Non somministrare scarti di cucina! Le ossa – cotte –possono causare ostruzioni e perforazioni intestinali.
Inoltre gli scarti possono contenere spezie ed altre sostanze “raffinate”non gradite all’intestino dei carnivori. - Il latte in alcuni soggetti può causare disturbi gastroenterici.
- I cambi di alimentazione devono essere effettuati sempre gradualmente in più giorni, per abituare l’organismo (soprattutto per la dieta industriale). Anche il passaggio dalla dieta industriale alla casalinga non deve essere brusco, fondamentale in questo caso affidarsi a professionisti.
- I cani adulti vanno alimentati 2 volte al giorno (mattina e sera)non lasciare il mangiare sempre al cane, deve abituarsi alle dosi che stabilisci. Il gatto è autonomo, sa autogestirsi ( quasi sempre…).
- Il tuo cucciolo ha bisogno di tutte le sostanze ma in dosi adeguate e mai in esagerazione, in quanto un eccesso può portare ad alterazioni osteo-articolari e obesità quando sarà adulto, con conseguenti zoppie.
- Per molte patologie (calcoli, diabete, diarrea, malattie epatiche, insufficienza. renale, sovrappeso) esistono diete specifiche sempre casalinghe. Chiedimi consiglio!
- Lascia sempre a disposizione acqua fresca al tuo amico.
Cosa somministrare?
Fonte di proteine e grassi:
Carne, bianca e/o rossa, meglio se mescolate insieme, ma anche pesce. Il tutto a crudo.
Anche le frattaglie, possono essere date come ingrediente. Latticini: quali ricotta, yogurt, fiori di latte.
Fonte di carboidrati complessi:
Riso bollito (non soffiato) o patate, ma sempre in scarsa quantità ed alternando.
Fonte di carboidrati semplici:
Frutta e verdura, facendo attenzione a non esagerare con gli agrumi (sono troppo acidi)come anche i pomodori, peperoni e melanzane. Per la frutta evitare l’uva, mentre mele e banane possono essere date senza problemi.
Il tutto è poi da integrare con oli come fonte di Omega 3 e 6.
In linea generale, la cosa migliore è dare due pasti al giorno. Ovviamente non si dovranno mettere tutti gli ingredienti in una volta, ma si potrà variare, esattamente come noi variamo la nostra alimentazione durante la settimana.
Le dosi andranno modulate continuando a tenere sotto controllo il peso dell’animale.
Queste indicazioni sono di massima e vanno bene anche per il gatto, molto più difficile da alimentare e dove, i carboidrati complessi non vengono proprio somministrati.
La dieta industriale: come sceglierla
Non possiamo criminalizzare ovviamente la crocchetta o scatoletta, ma dobbiamo però saperla scegliere per poter meglio alimentare il nostro animale.
L’alimentazione industriale umida (la scatoletta per intenderci) sarebbe da preferire alla crocchetta.
Questo perché per la preparazione del secco c’è la necessità di utilizzare tecniche industriali (e sostanze chimiche) che invece non sono presenti nella preparazione dell’umido.
Il prezzo non deve essere determinante. Un mangime molto caro non è per forza un buon mangime.
Allo stesso modo un mangime non va scelto in economia.
La prima regola è quella di leggere le etichette.
Escludere possibilmente quelle che hanno come dicitura di ingrediente i “derivati della carne“.
Questi non sono altro che gli scarti non utilizzabili in alimentazione umana: pelo, unghie, corna ecc. ecc.
Sostanze che hanno una scarsissima digeribilità oltre che essere proteine di pessima qualità che quindi non nutrono ma anzi, affaticano il fegato ed il sistema urinario. (Se vuoi approfondire l’argomento questo articolo potrebbe interessarti).
L’ingrediente principe deve quindi essere la carne, (non come derivato).
Carne essicata, farine di carne l’importante che la provenienza delle proteine sia carne (o pesce).
In percentuali variabili può esserci anche il tipo di carne (bianca, rossa ecc.).
Fondamentale è capire cosa mettono dentro al mangime, anche attraverso il sito della casa produttrice, qualora l’etichetta non sia troppo chiara.
L’altro ingrediente che si trova, è la fonte di carboidrati, che non deve essere in percentuale troppo elevata e comunque sempre meglio che provenga da riso o patate.
Le verdure ed eventualmente la frutta possono essere presenti all’interno ed anzi dovrebbero, come fonte di zuccheri semplici.
Per quanto riguarda le percentuali degli ingredienti, sono certamente variabili in base alle esigenze di razza, età, peso, stato di salute ecc. ecc.
Da questo punto di vista, soprattutto per soggetti con particolari esigenze nutritive (ad esempio cani sportivi o da lavoro) l’alimentazione industriale di alta qualità può essere particolarmente adatta.
Quindi quale scegliere? Alimentazione casalinga o industriale?
In linea di massima, io sono più favorevole alla alimentazione fresca. E’ più sicura da un punto di vista degli ingredienti somministrati e certamente più controllabile, soprattutto per gli animali che sono soggetti a forme di intolleranze alimentari.
Queste patologie, riescono ad essere curate e risolte, più facilmente con l’alimentazione casalinga, proprio perché si sa cosa si esclude dal pasto e cosa invece si somministra.
Potrebbero essere risolti anche attraverso mangimi definiti monoproteici (solo carni di pesce, solo carni bianche ecc).
Questi mangimi però non hanno al loro interno solo carne, e quindi a volte la situazione non si sblocca, proprio perché l’intolleranza può essere dovuta a più fattori, difficilmente escludibili con questo metodo.
E’ vero anche però, che l’alimentazione casalinga necessita di tempo (per la preparazione e lo stoccaggio -congelamento- degli ingredienti) e non sempre l’organizzazione della cosa è fattibile. Penso ad esempio ai periodi di vacanza, in cui non è semplice portarsi i pasti pre-confezionati del cane.
In tali situazioni ci si può affidare (con un periodo di adattamento sufficiente)a mangimi industriali scelti sempre con le indicazioni date sopra.
Inoltre l’alimentazione casalinga, se non equilibrata può portare a gravi carenze (come ho già detto più sopra).
In questo senso l’alimentazione industriale di qualità non ha rischi ed è certamente più comoda.
Queste sono ovviamente delle brevi indicazioni di massima. In futuro ci saranno altri articoli dedicati all’alimentazione. Seguimi, su Facebook per rimanere informato su tutto!!
E se hai bisogno di una consulenza, la nostra Dott.ssa Annalisa Barera, sarà lieta di riceverti su appuntamento (anche via Skype).
La potrai contattare attraverso questi contatti.
Scusi… invece di fare una consulenza tramite Skype non sarebbe meglio e opportuna una visita da un veterinario che visita il cane che controlli pelo, muscoli, insomma tutto quanto e fare una dieta adeguata alle esigenze sul cane?
Non sarebbe meglio consultare un veterinario nutrizionista?
Buongiorno Silvia. La consulenza via skype della Dott.ssa Barera avviene dopo che il veterinario ha visitato e verificato che il paziente ha effettivamente necessità di cambiare dieta e che non ci siano patologie sottostanti che necessitino di terapia. Quindi i controlli della condizione di salute, muscolatura, pelo ecc, vengono fatte dal vivo ovviamente.
La Dott.ssa poi coadiuva con la sua consulenza di nutrizionista il lavoro del medico veterinario.
Buongiorno,
il biologo nutrizionista fa diete per animali sani e con patologie considerando diagnosi, terapie e visite fatte dal veterinario che segue il cane. Il veterinario si accerta delle condizioni del cane e fa eventualmente una diagnosi e il biologo prepara la dieta di conseguenza. Il lavoro delle due professionalità deve essere parallelo. La consulenza si può fare via skype o al telefono, perchè specialmente all’inizio il cane deve essere seguito giorno per giorno, e anche potendo non è il caso di portarlo ogni giorno in studio o ambulatorio. Il proprietario deve verificare insieme al nutrizionista la risposta del cane alla nuova alimentazione giornalmente e solo il proprietario conosce profondamente il proprio animale e può accorgersi anche dei piccoli cambiamenti, che però sono molto importanti per impostare la dieta. La dieta non è un foglio di carta ma il capire cosa va bene per quel cane o quel gatto in particolare, certamente partendo da uno schema, ma lavorandoci sopra.
Salve, io sono tra “pazienti” del connubio Rosenthal-Barera, mi ritengo un paziente anche io perché bene o male anche la mia vita ha subito delle modifiche. Anche noi siamo sani, abbiamo fatto i nostri controlli e quando il vet ha ritenuto opportuno iniziare ad apportare modifiche ce lo ha prontamente comunicato. Ne abbiamo parlato e poi abbiamo fatto il level up passando tra le mani della Dot.sa Barera….
Riassumendo….io spendo meno della metà di ciò che spendevo prima, so cosa metto nella ciotola ed ho un cane più sano (ovvero che mangia meglio quindi vede meno il veterinario – benché ci piaccia fargli un salutino ogni tanto).
Io tanta disponibilità come quella della coppia Rosenthal-Barera l’ho trovata raramente….
Grazie Alice, siamo molto lieti che la tua esperienza sia positiva!