La fistola perianale è una patologia che può colpire i cani, soprattutto di grossa taglia. Il suo trattamento può essere medico o chirurgico, ma può trovare applicazione anche l’ozono terapia veterinaria!
Cosa sono le ghiandole perianali?
Le ghiandole perianali o sacchi paranali sono dei veri e propri sacchettini situati bilateralmente all’ano (peri-anali significa proprio vicino all’ano).
Producono un secreto che serve a lubrificare l’ultimo tratto del retto e come deposito di feromoni che il cane utilizza poi come marcatore di territorio.
Normalmente il secreto è chiaro.
Le ghiandole, quando sono sane, si svuotano da sole ciclicamente, durante la defecazione e durante la normale attività del cane.
Emanano un odore impercettibile, ma se le sacche si infiammano, si ha una ritenzione di secreto ghiandolare.
Questo provoca la produzione di batteri che rendono il liquido scuro, denso e di odore molto sgradevole!
Ciò accade soprattutto se le ghiandole non riescono a svuotarsi, oppure se non vengono svuotate manualmente (operazione da fare in caso si senta odore rancido).
Questo odore tipico, particolarmente puzzolente del secreto è dovuto alla presenza di acido butirrico, acido propionico e indoli.
Ma come ci si accorge dell’infiammazione?
Il primo sintomo è il prurito!
Il nostro amico a quattro zampe striscierà il sedere per terra.
Si gratta in continuazione l’ano, non trova posizione nel sedersi.
Dopo aver defecato resterà in posizione come se avesse difficoltà a liberarsi e emetterà un odore sgradevole.
Un rigonfiamento del sottocoda ai lati dell’ano, oppure lesioni della cute (fistole), sono i sintomi che si manifestano più frequentemente: in questi caso può fuoriuscire del secreto denso maleodorante scuro. (Possono essere dovute anche allo sfregamento)
Allora cosa fare?
Normalmente basta semplicemente spremere le ghiandole periodicamente (da parte del medico Veterinario, che saprà come farlo in modo efficace e senza sporcarsi, credetemi…)
Sovente è consigliabile cambiare alimentazione.
A volte invece, se necessario, si impone una terapia antibiotica e impacchi caldi sulla parte.
Tra le terapie annoveriamo anche la somministrazione di decotti di Aesculus Ihppocastanus e Echinacea, rimedio omeopatico.
Se la situazione è più grave, con presenza di fistolizzazioni sarà necessario intervenire chirurgicamente.
Ma quali le cause?
La causa di questa patologia non è ancora ben nota, la teoria più accreditata suppone che le fistole derivino dall’infezione delle ghiandole circumanali.
Queste ghiandole sono poste proprio lateralmente all’ano.
Durante la defecazione queste sacche vengono schiacciate permettendo la fuoriuscita di un secreto che ricopre le feci conferendogli un odore che serve a marcare il territorio.
A volte queste ghiandole possono infiammarsi, il secreto non riesce più ad uscire creando un ambiente ottimale per la replicazione batterica, si forma così un ascesso che infine, come in questo caso, evolve nella fistola. I disturbi più comuni che l’animale può presentare sono dolore durante la defecazione, costipazione e, spesso, ano sanguinate.
Luna, un Labrador femmina di 10 anni è stata trattata con una somministrazione topica di Ossigeno-Ozono terapia.
La forte capacità antiossidante e la conseguente capacità anti-infiammatoria, hanno dato ottimo esito.
Dopo una settimana ho potuto notare come l’infiammazione si sia ridotta e si stia rimarginando la ferita.
Dopo tre settimane la completa guarigione.
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