Ossigeno-ozono terapia nel trattamento dei tumori di cani e gatti
L’ossigeno-ozonoterapia può rappresentare un valido supporto nella terapia dei tumori.
Così come avviene in terapia umana anche i nostri amici a quattro zampe possono beneficiare di un trattamento atossico e anallergico, che migliora (ove siano usati) la tollerabilità dei chemioterapici, ponendo in atto una serie di meccanismi antiossidanti in grado di riparare i danni provocati dal trattamento chemioterapico.
Sembra che uno dei problemi in terapia oncologica sia il fatto che il farmaco non riesce sempre a raggiungere il cuore del tumore perché questo crea una sorta di corazza: l’ozono, migliorando la micro circolazione fa sì che il farmaco possa raggiungere la massa tumorale con maggiore facilità.
Il meccanismo di miglioramento del microcircolo é tutt’altra cosa rispetto all’angiogenesi tumorale che, mediante la stimolazione di un fattore di crescita endoteliale rilasciat0 dalla cellula tumorali, stimola invece la formazione di nuovi vasi e quindi la nutrizione del tumore; su questo meccanismo (l’angiogenesi) infatti l’ozono sembra avere un azione inibente impedendo così la nutrizione della massa e eventuali metastasi.
Uno dei principali sostenitori dell’ozono terapia, il dottor Shallenberger asserisce che il problema principale con il cancro non è la mancanza di ossigeno ma la disfunzione mitocondriale. Il danno ai mitocondri si manifesta se questi non utilizzano bene l’ossigeno: con l’ossigeno-ozonoterapia i mitocondri vengono stimolati a utilizzare meglio l’ossigeno e quindi a produrre energia.
L’ozono è anche un potente immunostimolatore attivando la linea TH1, e potrebbe essere responsabile della sorveglianza delle cellule atipiche, accerchiando la massa e delimitandola come un corpo estraneo; con la attivazione dei macrofagi viene in qualche modo “pulito” il terreno sede di infiammazione e in tal modo ripristinanto il Ph e la concentrazione di ossigeno tissutale.
Le terapie biologiche stanno avendo un crescente riscontro nella terapia del cancro; l’ozono si affianca a queste ma anche a quelle “convenzionali” (la chemioterapia), agendo in sinergia e riducendo nello stesso tempo gli effetti tossici dei farmaci.
Con i trattamenti di ossigeno-ozono, attraverso insufflazioni rettali o mediante l’autoemoterapia il paziente sarà in grado di tollerare meglio i trattamenti chemioterapici conservando energia e vitalità con miglioramento della qualità della vita.
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